giovedì 14 aprile 2011

Giovani e Fondi Europei

Giovani e Fondi Europei........ne parlano un pò tutti!!!! Televisione, giornali, conferenze, esperti (o presunti tali), ecc. ecc.
Ma cosa c'è veramente di concreto?
Esistono veramente queste opportunità oppure si tratta soltanto di pie illusioni?
Purtroppo, devo essere sincero, all'interno dei programmi previsti per i fondi strutturali ed in particolare nel FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) lo spazio è davvero poco!

Esiste concretamente una sola misura per l'imprenditoria giovanile, la Linea 5.1.3.4, il cui bando (comune a quello per le imprese femminili) è stata accoppiato a quello delle imprese di nuova costituzione.

Complessivamente, a fronte di una dotazione FESR di  € 6.539.605.100, il bando per le imprese giovanili, femminili e di nuova costituzione (scaduto nell'aprile dello scorso anno) aveva una dotazione finanziaria complessiva di €  53.531.670, di cui espressamente previste per la linea per le imprese giovanili e femminili per €  11.873.930.
In termini percentuali stiamo parlando quindi rispettivamente dello 0,82% e dello 0,18%. Veramente poco!!!

Tra l'altro il bando in questione è scaduto un anno fa ed ancora non si vedono le graduatorie (e le anticipazioni di cui si dispone sono per nulla promettenti!!!).

Per il resto le opportunità previste per i giovani nel FESR sono davvero poche: 
  • Sulla Linea 5.1.3.4 (di cui ho parlato prima) potrebbe esserci un residuo di dotazione finanziaria (ma temo che, data la lentezza con cui sono gestiti i fondi, non emetteranno più bandi e, in ogni caso, si tratterebbe di pochi milioni di euro);
  • in generale i vari bandi previsti dalla programmazione prevedono delle piccolissime maggiorazioni di punteggio per le imprese giovanili (e femminili); ad esempio il bando per il turismo prevede una maggiorazione di 0,5 punti (un'inezia!!!).
Insomma, brutte notizie!!!! 
Ma non scoraggiatevi, per avviare un'impresa ci sono sempre le misure previste per l'Autoimpiego e l'Autoimprenditorialità: sono sempre attive (salvo che non reintegrino la dotazione finanziaria) e tutto sommato contengono delle agevolazioni molto più appetibili dei fondi POR.

mercoledì 13 aprile 2011

Che possibilità ho di ottenere un finanziamento?

La finanza agevolata è un argomento che si presta a parecchi falsi miti, tutti hanno un proprio convincimento!
Si possono incontrare:
I Superscettici: ottenere un contributo a fondo perduto è praticamente impossibile!
I Catastrofici: anche se prendi un contributo pubblico i vincoli che ti imporrano sono nettamente superiori ai benefici (quindi fallirai!!)
I Pessimisti: per ottenere il contributo bisogna essere necessariamente raccomandati da un politico!
I Millantatori: contributi a fondo perduto? Facilissimo! Io ho preso € 1.000.000 interamente a fondo perduto e non ho dovuto fare praticamente nulla!!!
Gli Invidiosi: tutti prendono contributi a fondo perduto, solo io non riesco a prendere nulla!!
E via dicendo!!

Come sempre la verità è una via di mezzo! E' vero, esistono delle difficoltà, alle volte i vincoli ci sono e (sigh!) anche i favori politici (pratica davvero odiosa!!) alle volte contano.
La mia esperienza personale (e pluriennale) dice, però, che se esiste un valido progetto di impresa (e la persona che lo vuole portare avanti e seria e determinata) i risultati alla fine si raggiungono!!!

Tornando a dati meramente statistici vi riporto delle informazioni interessanti che ho trovato su un quotidiano qualche tempo fa e forniscono un quadro asettico della situazione (fonte dei dati Invitalia).

Misura Autoimpiego (Lavoro Autonomo, Microimpresa, Franchising)



2009
2010
Domande presentate
8.900
11.376
Imprese finanziate
4.499
4.396
% di progetti approvati
50,55%
38,64%


Come si può vedere dai dati la percentuale di progetti finanziati è abbastanza alta, nel 2009 supera il 50%. Nel 2010 si registra un calo, con una percentuale di circa il 39% di approvazione.
Senza falsa modestia posso dire che, la mia esperienza personale sulle misure restituisce percentuali nettamente superiori. Ma anche attendendosi ai dati statistici le chance ci sono.

Misura Autoimprenditorialità (Beni e servizi alle imprese, Fornitura di servizi)



2009
2010
Domande presentate
141
141
Imprese finanziate
35
26
% di progetti approvati
24,8%
18,43%


Come si vede la numerosità delle pratiche è nettamente inferiore (anche in termini di percentuali di successo dei progetti). Questo anche per via delle complessità che ho indicato nei post di descrizione delle misure.

Fornitura di Servizi

Fornitura di Servizi, capo II del Titolo I - D.Lgs 185/2000, offre anch'essa delle prospettive molto interessanti.
Come per la Fornitura di Beni e Servizi alle Imprese esiste il limite di età di 35 anni e sono richieste garanzie patrimoniali da parte dei futuri imprenditori (vedi mio post precedente).
In questo caso l'importo massimo del progetto è pari a € 516.000 (anche in questo caso si tratta di una cifra interessante).

Gli ambiti nei quali possono essere presentate iniziative sono tassativamente identificati, in particolare:
  • fruizione dei beni culturali (ad esclusione di quelli statali);
  • turismo;
  • manutenzione di opere civili e industriali (ad esclusione della manutenzione straordinaria);
  • tutela ambientale;
  • innovazione tecnologica;
  • agricoltura, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroindustriali.
Molto interessante è la finanziabilità di iniziative nel settore turistico!!

Di seguito vengono sintetizzate le caratteristiche della normativa:

Soggetti finanziabili
Nuove società o cooperative costituite in maggioranza (di quote e
numerica) da giovani tra i 18  i 35 anni.
Società o cooperative esistenti, avviate da oltre 3 anni e composte in maggioranza (di quote e numerica) da giovani tra i 18 e i 35 anni.
Settori ammissibili

Fornitura di servizi ed in particolare:
      Fruizione beni culturali (esclusione statali);
      Turismo;
      Manutenzione di opere civili e industriali;
      Tutela ambientale;
      Innovazione tecnologica;
      Agricoltura trasformazione di prodotti agroindustriali.
Tipologie di spese finanziate
Sono finanziabili spese relative a:
·         Studi di fattibilità;
·         Opere edili (solo ristrutturazione);
·         Attrezzature, macchinari, impianti;
·         Beni immateriali.
Sono inoltre finanziabili spese di gestione per la fase di avvio e spese di formazione/assistenza tecnica.
Intensità delle agevolazioni
Viene finanziato circa il 90% dell’investimento di cui:
       45% fondo perduto;
       45% mutuo agevolato (5-15 anni).
Possono essere finanziate spese di gestione per un limite massimo di €
100.000. L’importo massimo dell’investimento è pari a € 516.000.
Modalità di accesso ai contributi
La richiesta di agevolazioni può essere presentata in qualsiasi momento.
La procedura valutativa verte sulla qualità della pratica e sull’idoneità dei
proponenti a  svolgere l’attività oggetto della proposta di finanziamento.
Sono richieste garanzie reali sul finanziamento (privilegio
speciale/ipoteca); conseguentemente i proponenti devono disporre di
una propria consistenza patrimoniale.
Fonti normative
D.Lgs. n. 185/2000 - Titolo I – sito web: www. invitalia.it




Produzione di beni e servizi alle imprese

Questa misura, contenuta nel Titolo I del D.Lgs 185/2000, offre certamente degli spunti interessanti.
Rispetto alle misure del Titolo II (Microimpresa, Lavoro Autonomo e Franchising) consente di mettere in atto progetti di ben più ampio respiro.
Innanzitutto l'importo di riferimento è ben maggiore (si può arrivare fino a € 2.582.000, una bella cifra senza dubbio!!!!), non è presente, inoltre, il limite del 10% di ammissibilità per le opere edili (che rappresenta un limite per molti progetti del Titolo II).

I principali problemi che ho riscontrato con la normativa sono principalmente due:
  • come detto in precedenza il limite di età per poter proporre i progetti è restrittivo. La normativa prevede infatti che sia presente la maggioranza (numerica e di quote) al di sotto dei 36 anni. Anche se il limite di 35 anni può sembrare abbastanza elevato, posso garantire che alla prova dei fatti non è assolutamente così.
  • vi è la richiesta dell'ente istruttore, Invitalia, di consistenti garanzie patrimoniali per poter portare avanti il progetto. La cosa molto spesso si concilia male con la giovane età dei futuri imprenditori.
Qui di seguito sintetizzo le principali caratteristiche dello strumento di agevolazione:

Soggetti finanziabili
Nuove società o cooperative costituite in maggioranza (di quote e
numerica) da giovani tra i 18  i 35 anni.
Società o cooperative esistenti, avviate da oltre 3 anni e composte in
maggioranza (di quote e numerica) da giovani tra i 18 e i 35 anni.
Settori ammissibili

Nuove iniziative o ampliamenti nei seguenti settori:

  • produzione di beni in agricoltura, industria e artigianato;
  •  fornitura di servizi alle imprese.
Tipologie di spese finanziate
Sono finanziabili le seguenti voci di spesa:
•       Acquisto di attrezzature, macchinari, impianti;
•       Acquisto di suolo aziendale, ristrutturazione e realizzazione di immobili;
•       Consulenze e beni immateriali aventi utilità pluriennale.
La normativa prevede inoltre un contributo sulle spese di gestione .
L’investimento complessivo non può superare i 2.582.000 euro, IVA esclusa.
Intensità delle agevolazioni
Viene finanziato circa il 90% dell’investimento di cui:
       45% fondo perduto;
       45% mutuo agevolato (5-15 anni).
Possono essere finanziate spese di gestione per un limite di € 100.000.
Modalità di accesso ai contributi
La richiesta di agevolazioni può essere presentata in qualsiasi momento.
La procedura valutativa verte sulla qualità della pratica e sull’idoneità dei
proponenti a  svolgere l’attività oggetto della proposta di finanziamento.
Sono richieste garanzie reali sul finanziamento (privilegio
speciale/ipoteca); conseguentemente i proponenti devono disporre di
una propria consistenza patrimoniale.
Fonti normative
D.Lgs. n. 185/2000 - Titolo I – sito web: www. invitalia.it

giovedì 7 aprile 2011

Autoimprenditorialità

Le misure del Titolo II del D.Lgs 185/2000 (Lavoro Autonomo, Microimpresa, Frachising) sono comunemente chiamate imprenditoria giovanile ma abbiamo visto come effettivamente non esista un limite di età per poter presentare la richiesta di finanziamento, il vero requisito è lo stato di disoccupazione.

Per quanto riguarda il Titolo I il discorso cambia, i limiti di età ci sono (è sono a mio avviso troppo restrittivi).
La soglia in questo caso è fissata nel limite di 35 anni (non bisogna aver compiuto i 36!), il requisito dell'età, tra l'altro, deve essere detenuto dalla maggioranza dei soci (sia numerica che di quote).
Questo vuol dire che se ci sono due soci, entrambi devono essere giovani (nella Microimpresa invece il requisito della disoccupazione deve essere posseduto da almeno la metà, quindi una società con un disoccupato ed un inoccupato è ammissibile). Nel caso di tre soci, due giovani ed uno può anche non esserlo (anche in termini di quote) e via dicendo.....

Rispetto alle Misure del Titolo II gli importi in gioco sono decisamente più importanti (si arriva anche a € 2.852.000), si possono presentare progetti di più ampio respiro ma, ovviamente, il livello di complessità sale notevolmente.

Mentre, infatti, i progetti del Titolo II (Lavoro Autonomo, Microimpresa e Franchising) possono essere presentati e gestiti da giovani alle prime armi e senza particolari risorse finanziarie per il Titolo I sono necessari mezzi propri adeguati ed il processo istruttorio è decisamente più complesso.

Misteriosa è la dotazione finanziaria delle misure, i soldi ci sono o no??
Sicuramente se si guardano le statistiche di presentazione e di approvazione dei progetti le misure funzionano a rilento, in tutto il 2010 sono stati finanziati solo 26 progetti su base nazionale.
Ormai da tempo si parla di un grosso incremento della dotazione finanziaria che potrebbe riportare alto l'interesse sulle misure, oggi un tantino dimenticate.
Chissà.....staremo a vedere!

Franchising

La terza misura prevista dall'Autoimpiego è rappresentata dal Franchising.
Sarò sincero, è una misura che conosco molto meno del Lavoro Autonomo e della Microimpresa.
La motivazione è semplice: per poterla attivare è necessario rivolgersi obbligatoriamente a Franchisor convenzionati con Invitalia e la lista attualmente non è particolarmente ricca (o quantomeno gli aspiranti imprenditori che ho avuto modo di conoscere non vi hanno trovato nessun marchio di proprio interesse).

Attenzione è da sottolineare una cosa molto importante: con il Lavoro Autonomo e la Microimpresa possono essere avviate iniziative in Franchising (quindi con il marchio che si preferisce) la fondamentale differenza è che non è possibile avere finanziata la componente di investimento immateriale che abitualmente viene richiesta dal Franchisor (Fee di ingresso, formazione, ecc.).

Ecco una scheda sintetica della misura, l'elenco dei Franchisor convenzionati e disponibile all'indirizzo: http://www.autoimpiego.invitalia.it/franc_franchisor.asp


Soggetti finanziabili
Sono agevolabili:
·         Ditte individuali;
·         Società di nuova costituzione (di persone o di capitali);
che intendono avviare un'attività imprenditoriale in franchising.
Il titolare della D. I. o, nel caso di società, almeno la metà dei soci devono essere non occupati al momento della presentazione della domanda.
Settori ammissibili

Le iniziative agevolabili possono riguardare la  commercializzazione di
beni e di servizi, mediante la formula dell'affiliazione in Franchising con
con soggetti convenzionati con Invitalia.
Tipologie di spese finanziate
Sono finanziabili le seguenti voci di spesa:
  • acquisto di attrezzature, macchinari, impianti e arredi;
  • beni immateriali a utilità pluriennale
  • ristrutturazione di immobili - entro il limite del 10% del totale degli investimenti.
La normativa prevede inoltre un contributo sulle spese di gestione per:
  • acquisto di materie prime e materiale di consumo inerenti al processo produttivo;
  • utenze e canoni di affitto per immobili;
  • prestazioni di servizi e garanzie assicurative.
Intensità delle agevolazioni
Viene finanziato il 100% dell’importo ammesso, di cui una parte a fondo perduto e la restante attraverso un finanziamento a tasso agevolato.
Il fondo perduto complessivo (tra contributo sugli investimenti e spese di gestione) non può superare il 50% delle spese.
Modalità di accesso ai contributi
La richiesta di agevolazioni può essere presentata in qualsiasi momento. Il form per la presentazione delle istanze è disponibile all'indirizzo: http://www.autoimpiego.invitalia.it/login.aspx

La procedura valutativa verte sulla qualità della pratica e sull’idoneità dei proponenti a svolgere l’attività oggetto della proposta di finanziamento.
E’ presente una valutazione di idoneità anche da parte del Franchisor.

Microimpresa

Se gli importi previsti dalla misura Lavoro Autonomo (€ 25.823) non sono sufficienti per supportare il proprio progetto di impresa è possibile attivare la misura Microimpresa.

Anche in questo caso il principale presupposto è rappresentato dallo stato di disoccupazione (anche da un giorno) e dal possesso di specifici requisiti soggettivi (nel caso in cui le attività da avviare li richiedano).

Microimpresa ha una struttura molto simile a quella del lavoro autonomo, le principali differenze sono rappresentate da:

  • l'importo massimo dell'investimento decisamente superiore: € 129.114;
  • non sono finanziabili le attività commerciali;
  • a proporre l'investimento non possono essere ditte individuali bensì società di persone (no Srl!).
Di seguito riporto una scheda sintetica sull'iniziativa, segue un piccolo commento sulla base delle mie esperienze personali:

Soggetti finanziabili
Sono finanziabili le seguenti tipologie di società:
  • società in nome collettivo (S.n.c.)
  • società semplici (S.s.)
  • società in accomandita semplice (S.a.s.).
nelle quali almeno la metà dei soci sia non occupata al momento della presentazione della domanda.
Settori ammissibili

Le attività finanziabili riguardano:
  • produzione di beni;
  • fornitura di servizi.
Tipologie di spese finanziate
Sono finanziabili le seguenti voci di spesa:
  • acquisto di attrezzature, macchinari, impianti e arredi;
  • ristrutturazione di immobili - entro il limite del 10% del totale degli investimenti.
La normativa prevede inoltre un contributo sulle spese di gestione per:
  • acquisto di materie prime e materiale di consumo inerenti al processo produttivo;
  • utenze e canoni di affitto per immobili;
  • prestazioni di servizi e garanzie assicurative.
Intensità delle agevolazioni
Viene finanziato il 100% dell’importo ammesso, di cui una parte a fondo perduto e la restante attraverso un finanziamento a tasso agevolato.
L’importo massimo dell’investimento non può superare i € 129.114.
Il fondo perduto complessivo (tra contributo sugli investimenti e spese di gestione) non può superare il 50% delle spese.
Modalità di accesso ai contributi
La richiesta di agevolazioni può essere presentata in qualsiasi momento. Il form per la richiesta di agevolazione deve essere compilato online al sito: www.autoimpiego.invitalia.it.

La procedura valutativa verte sulla qualità della pratica e sull’idoneità dei proponenti a svolgere l’attività oggetto della proposta di finanziamento.

Rispetto all'Autoimpiego ci sono maggiori complessità dovute a:
    • Necessità di costituire il soggetto giuridico prima della presentazione della domanda (le spese notarili per la costituzione di una società superano le € 1.000,00);
    • form per la presentazione dell'istanza più complesso;
    • procedimento istruttorio un pò più rigido;
    • Nell'erogazione delle agevolazioni l'anticipazione che può essere richiesta è del 20% sull'investimento ammesso (mentre nell'Autoimpiego è del 40%%). Insomma qualche risparmio da parte è bene averlo in questo caso!!!
Anche in questo caso il limite all'ammissibilità delle opere edili impone di ricercare una sede in condizioni adeguate!

Tutte queste difficoltà sono ampiamente giustificate dal maggiore importo in ballo, quindi ragazzi non scoraggiatevi!!!!